Storia e ricetta originale del Tiramisù

Partiamo intanto dalla ricetta originale.

Il Tiramisù tradizionale prevede uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao in polvere come guarnizione, null’altro, men che meno alcool visto che nasce come dolce da fine pasto adatto anche per i più piccoli.
In tempi più recenti alla ricetta originale è stata aggiunta la panna per dare maggiore consistenza alla crema e ne sono nate innumerevoli varianti con l’aggiunta dei più svariati ingredienti.

Le origini.

Alcuni attribuiscono al dolce una origine popolare, ad esempio in Veneto nelle famiglie contadine era uso da tempo immemore dare ai lavoranti ed ai bambini lo “sbatudin” (il classico ovetto sbattuto), un ricostituente naturale.
Il nome del dolce in veneto, “tiramesù“, poi italianizzato in “tiramisù“, sarebbe stato adottato per le sue capacità nutrizionali e ristoratrici, anche se altri affermano maliziosamente che il nome sia dovuto ad effetti afrodisiaci ricollegandosi anche alla fama in parte equivoca dello “sbatudin” che secondo alcune voci veniva offerto ai clienti dalla maîtresse a corollario delle imprese amorose.

Le leggende.

Al dolce poi sono stati attributi anche origini più nobili come derivazione di dolci al cucchiaio dell’Impero Asburgico o della Zuppa Inglese fino ad una mitologica Zuppa del Duca senese del XVII secolo. Tutte cose però senza nessuna consistenza storica e affinità alla ricetta ufficiale molto labili. Uova e Zucchero sono infatti la base di quasi tutti i dolci.

La storia ufficiale.

Quindi se veramente ci si vuole attenere a fonti ufficiali non rimane che fare riferimento alle parole dell’esperto eno-gastronomico Giuseppe Maffioli che nel 1981 certifica la nascita della ricetta alla fine degli anni ’60 nel ristorante Alle Beccherie di Treviso.

Più recentemente nel maggio 2016, in occasione dell’uscita di un nuovo libro dedicato al Tiramisù dal titolo omonimo e a cura di Clara e Gigi Padovani, è emersa una nuova storia ufficiale corredata da documenti molto interessanti che spostano in Friuli l’origine del dolce.Stando alle ricerche dei coniugi Padovani, durate più di due anni, il nome “Tirime sù” è stato coniato nel lontano 1935 da Mario Cosolo, storico titolare della locanda “Al Vetturino” di Pieris, a pochi passi dal ponte sull’Isonzo.

Cosolo aveva abbinato quella dicitura alla sua prelibata coppa, i cui ingredienti però – limone, panna liquida, marsala e cacao amaro – non erano gli stessi del tiramisù classico con mascarpone, biscotti savoiardi e caffè. Insomma Cosolo fu un antesignano, ma sui generis.

Però a metà degli anni Cinquanta fu una donna carnica, Norma Pielli Del Fabbro del ristorante “Al Roma” di Tolmezzo, a inventare quello che sarebbe diventato, molti decenni dopo, un vero e proprio culto. E nel libro di Padovani è stata riportata, per la prima volta, la ricetta originale e unica, scritta a mano con inchiostro blu su una carta a righe ingiallita.

«Fare un buon caffè – si legge nel documento -, sbattere due tuorla d’uovo con un etto e mezzo di zucchero, aggiungere un etto e mezzo di mascarpone». E poi le indicazioni su come inzuppare i savoiardi, adagiarli in una pirofila, ricoprire con la crema e mettere in frigo per 12 ore.

«Al Roma questo dolce veniva servito alla fine degli anni Cinquanta – dice l’autore del volume -. Ma per dissipare gli ultimi dubbi ho ritrovato il menù per il concorso Piatto d’Oro e Accademia della cucina di Udine del 27 novembre 1965 dove alla voce dolci c’è scritto “Tirimi-sù”, almeno cinque anni prima della effettiva rivendicazione di Ada Campeol e del cuoco Paolo Linguanotto delle Beccherie di Treviso. Ecco se vogliamo dare un merito ai veneti possiamo dire che sono stati loro a “codificare” la ricetta. Ma il dolce nasce tra Pieris e Tolmezzo».

Il nostro Tiramisù.

Il Tiramisù Tradizionale de i Tre Mercanti fa riferimento diretto alla tradizione per come è arrivata fino a noi, la nostra ricetta quindi, quella che noi abbiamo appreso dalle nostre mamme, quel sapore che abbiamo ricreato andando con il ricordo a quando bambini intorno agli anni ’70 spazzolavamo i piatti sapendo che alla fine, se finivamo tutto c’era ad aspettarci non solo il Tiramisù ma anche la pulizia delle scodelle usate per prepararlo.
Una ricetta di casa quindi, reinterpretata in oltre 25 combinazioni diverse di sapori che vanno da cose molto semplici come Nutella, Pistacchio, Limoncello fino all’ormai celebre Spritzamisù che vede la combinazione definitiva di tre capisaldi della dolcevita veneta, il Tiramisù e lo Spritz con il Prosecco in una ricetta che sposa la ricetta del Tiramisù con quella del famoso aperitivo.